I reati tributari nel novero delle fattispecie previste dal D.lgs. 231/01
Il 24 dicembre 2019 sono entrate in vigore le disposizioni del DL n. 124/2019 (come convertito con modificazioni dalla L. 157/2019) che includono, tra i reati presupposto del d. lgs. n. 231/2001 alcuni delitti in materia fiscale, previsti dal d. lgs. n. 74/2000.
Si tratta della dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti o altri artifici, dell’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, dell’occultamento o distruzione di documenti contabili e della sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
In relazione alla commissione di tali delitti, sono previste a carico dell’ente rilevanti sanzioni pecuniarie, che vanno da un minimo di 25.800,00 euro per tutte le ipotesi delittuose ad un massimo di 774.500,00 per alcune fattispecie di dichiarazione fraudolenta e per l’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Inoltre, possono essere comminate sanzioni interdittive, quali il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi e il divieto di pubblicizzare beni o servizi. Infine, all’applicazione di una sanzione interdittiva può far seguito la pubblicazione della sentenza di condanna, che viene eseguita “a spese dell’ente” ed alla quale si accompagna sempre la confisca del prezzo o del profitto del reato, salvo che per la parte che può essere restituita al danneggiato. Quando ciò non è possibile, la confisca può avere ad oggetto somme di denaro, beni o altre utilità di valore equivalente al prezzo o al profitto del reato.
Si ricorda però che l’ente andrà esente da responsabilità nell’ipotesi in cui prova che l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi. Va evidenziato che in mancanza dell’adozione dei modelli organizzativi la responsabilità amministrativa della società è sempre sussistente, sulla base dell’inversione dell’onere della prova che grava sulla società.
Si rendono pertanto necessari il tempestivo aggiornamento di tutti i modelli organizzativi già adottati e, per le società che ne sono ancora prive, l’adozione e l’efficace attuazione di nuovi modelli organizzativi.
L’implemetazione delle fattispecie dei reati tributari nel Modello ex D.lgs.231/01 prevede un’analisi approfondita dei processi amministrativo-contabili nonché una valutazione dell’intero ciclo di acquisto e vendita atto a verificare la sussistenza di adeguati punti di controllo. Il lavoro di aggiornamento comprenderà la verifica e la revisione delle procedure inerenti ai rapporti commerciali, l’analisi capillare degli adempimenti connessi alle imposte sui redditi e all’IVA ed una valorizzazione del ruolo del Collegio Sindacale in risposta alle nuove esigenze del Modello 231.
Envalue Consulting, forte dell’esperienza pluridecennale del proprio network professionale, potrà supportarvi con competenza e professionalità nello sviluppo e nell’implementazione di sistemi di organizzazione e gestione ex d. lgs. 231/2001, in grado di minimizzare i rischi di commissione di reato nei più diversi contesti societari.
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